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Padiglione PAD 2 Stand G118-H117
Espositore
Vertrăgus
Autore self-Publisher
- Padiglione PAD 2 Stand G118-H117
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- Italia
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Dopo la grande stagnazione il mondo si è rialzato. La Metropoli ha ripreso a sfavillare, l’Uomo e i suoi vizi hanno fatto altrettanto. Igor è un video sorvegliante senza particolari ambizioni. Passa le giornate alternandosi tra la noia e l’eccesso, sfruttando qualsiasi occasione per lanciarsi in amori vacui con il solo scopo di tirare avanti e giustificare la propria mediocrità. Quando la minaccia anarchica lo tocca da vicino, però, si ritroverà a dover scegliere da che parte stare, e se rinnegare o meno l’ideologia del vizio che lo ha fatto sopravvivere per molti anni in apparente tranquillità --- Vertrăgus è l’inettitudine di chi non ci mette la faccia ma il “c”, dove per alcuni quella letterina significa cuore. A differenza di certe anime nobili, tuttavia, egli scalpita per insultare più o meno tutti - perfino se stesso - come un orifizio in simpatica piena - e con un’accesa predilezione per arrivisti, ipocriti e leccapiedi. Perché più che un autore in carne ed ossa, Vertrăgus è un’idea. Un’anomalia del sistema che si nasconde timorosa nell’animo di un’intera generazione: coloro che nacquero già sconfitti, e ai quali fu detto di non vivere.
After the great stagnation, the world rose again. The Metropolis began to shine once more, and so did Man and his vices. Igor is a surveillance operator with no particular ambitions. He spends his days alternating between boredom and excess, seizing any opportunity to indulge in fleeting loves, with the sole purpose of getting by and justifying his own mediocrity. However, when the anarchic threat touches him closely, he finds himself having to choose which side to take, and whether to renounce or not the ideology of vice that has allowed him to survive for many years in apparent tranquility --- Vertrăgus is the incompetence of those who do not put their face in but the a**, where for some that letter means amity, and a lot of other wonderful things. Unlike certain noble souls, however, he is eager to insult almost everyone—even himself—as a happy orifice in full swing, with a strong preference for arrivistes, hypocrites, and bootlickers. Because more than a flesh-and-blood author, Vertrăgus is an idea. An anomaly of the system that timidly hides in the soul of an entire generation: those who were born already defeated, and were told not to live. His book is available only in Italian